Ieri sera sul canale TV La7 nella trasmissione "La Gabbia" è stato trasmesso il servizio "Storie di ordinaria follia fiscale" dove mi sono riconosciuto come vittima di un sistema di estorsione ingiustificata e legalizzata. Vedi il servizio!
lunedì 16 febbraio 2015
mercoledì 11 febbraio 2015
CITAZIONE in GIUDIZIO
Ho citato in giudizio L'Agenzia Delle Entrate. Ora un Giudice dirà la sua su questa situazione, che si sarebbe evitata se ci fosse stato il buon senso sin dall'inizio da parte dell' A.D.E. Sarà un Giudice a stabilire quanto dovrò essere risarcito soprattutto per i danni morali oltre che per le spese sostenute. Vi rendete conto che sono trascorsi 10 anni dall'inizio di questa squallida situazione !
E poi voglio una risposta precisa sul motivo di tanto accanimento e resistenza ingiustificata nei miei confronti.
Io ho cercato di essere risarcito in via bonaria direttamente dall' A.D.E. e ora se la vedranno con un Giudice con ulteriori spese anche da parte loro.
Di seguito un piccolo estratto della citazione:
Pertanto, il comportamento tenuto dall’Ufficio
Territoriale di Jesi, consistito negli accertamenti inviati per tre
Anni d’Imposta consecutivi, può sicuramente definirsi ingiusto per
violazione di legge, eccesso di potere e, come sopra detto,
carenza di motivazione, in quanto totalmente infondato per difetto di
prova della pretesa tributaria. Vieppiù, si porta all’attenzione
dell’intestato Giudice che il doppio grado di giudizio, per tutti e
tre gli avvisi di accertamento, espletato dalla P.A., qui citata,
evidenzia l’innegabile ostinazione della stessa, la
quale ha voluto sempre impugnare tutte le pronunce completamente
favorevoli al qui attore. In effetti, come già detto, il Sig. DI
BARI è uscito vittorioso dall’intera vicenda, avendo
ottenuto - sempre - sentenze a sé favorevoli, che hanno
evidenziato non solo che le verifiche e le considerazioni effettuate
dall’Ente de quo sono state prive di
fondamento e totalmente ingiustificate, ma hanno altresì rimarcato
la “superficialità” dell’Ufficio
Territoriale di Jesi che, in ogni modo ed in maniera completamente
“cieca” ed ostinata, ha continuato, per
anni, ad inviare accertamenti relativi agli Studi di Settore e
verifiche, erroneamente ed ingiustamente, trattando l’odierno
attore alla stregua di “un poco di buono“ (Sic!).
Pertanto, l’Ente accertatore è palesemente responsabile per i
danni subiti dal Sig. DI BARI GIUSEPPE, in quanto tutti i danni
materiali, in particolare per difendersi, e morali, per lo stress
emotivo al quale il ridetto è stato sottoposto per oltre 6 anni,
sono causalmente riconducibili alla violazione dei doveri di
diligenza e correttezza nell’espletamento dei compiti dell’ufficio,
trattandosi di doveri posti da norme di legge o regolamentari che
ne disciplinano l’attività da interpretarsi alla luce dei valori
costituzionali a tutela dei principi di imparzialità e buona
fede
Se merito giustizia il Giudice me la darà !
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