Informazioni personali

è stato dal 1 Dicembre 1995 al 30 Giugno 2005 titolare del negozio "JACKPOT Videogiochi" in Via Nazario Sauro 11/b (piazza delle Erbe), 60035 JESI (An), per la vendita di Consolles, giochi e accessori per SONY Playstation, Nintendo Game Cube e GameBoy, SEGA Dreamcast, XBOX ecc... Per contatti usare l'email giudibari@gmail.com

Situazione:

NOTA: si precisa che il negozio avrebbe continuato la sua attività se non fossero state richieste esazioni dall' Agenzia delle Entrate di Jesi in merito al famoso adeguamento ai parametri calcolati dallo "Studio di Settore" che non si addicevano al mio tipo di attività. Dopo qualche incontro con l'incaricato dell'Agenzia Entrate di Jesi e pur avendo fornito documentazione a mio parere esauriente, rendendomi conto che il mio caso non sarebbe stato compreso dall'Agenzia delle Entrate, il 29 Gennaio 2005 decisi che avrei chiuso l'attività il 30 Giugno 2005 con mio grande dispiacere.
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lunedì 16 febbraio 2015

Storie di ordinaria follia fiscale (da "La Gabbia" La7)

Ieri sera sul canale TV La7 nella trasmissione "La Gabbia" è stato trasmesso il servizio "Storie di ordinaria follia fiscale" dove mi sono riconosciuto come vittima di un sistema di estorsione ingiustificata e legalizzata. Vedi il servizio!

mercoledì 11 febbraio 2015

CITAZIONE in GIUDIZIO

Ho citato in giudizio L'Agenzia Delle Entrate. Ora un Giudice dirà la sua su questa situazione, che si sarebbe evitata se ci fosse stato il buon senso sin dall'inizio da parte dell' A.D.E. Sarà un Giudice a stabilire quanto dovrò essere risarcito soprattutto per i danni morali oltre che per le spese sostenute. Vi rendete conto che sono trascorsi 10 anni dall'inizio di questa squallida situazione !
E poi voglio una risposta precisa sul motivo di tanto accanimento e resistenza ingiustificata nei miei confronti.
Io ho cercato di essere risarcito in via bonaria direttamente dall' A.D.E. e ora se la vedranno con un Giudice con ulteriori spese  anche da parte loro.
Di seguito un piccolo estratto della citazione:
Pertanto, il comportamento tenuto dall’Ufficio Territoriale di Jesi, consistito negli accertamenti inviati per tre Anni d’Imposta consecutivi, può sicuramente definirsi ingiusto per violazione di legge, eccesso di potere e, come sopra detto, carenza di motivazione, in quanto totalmente infondato per difetto di prova della pretesa tributaria. Vieppiù, si porta all’attenzione dell’intestato Giudice che il doppio grado di giudizio, per tutti e tre gli avvisi di accertamento, espletato dalla P.A., qui citata, evidenzia l’innegabile ostinazione della stessa, la quale ha voluto sempre impugnare tutte le pronunce completamente favorevoli al qui attore. In effetti, come già detto, il Sig. DI BARI è uscito vittorioso dall’intera vicenda, avendo ottenuto - sempre - sentenze a sé favorevoli, che hanno evidenziato non solo che le verifiche e le considerazioni effettuate dall’Ente de quo sono state prive di fondamento e totalmente ingiustificate, ma hanno altresì rimarcato la “superficialità” dell’Ufficio Territoriale di Jesi che, in ogni modo ed in maniera completamente “cieca” ed ostinata, ha continuato, per anni, ad inviare accertamenti relativi agli Studi di Settore e verifiche, erroneamente ed ingiustamente, trattando l’odierno attore alla stregua di “un poco di buono“ (Sic!). Pertanto, l’Ente accertatore è palesemente responsabile per i danni subiti dal Sig. DI BARI GIUSEPPE, in quanto tutti i danni materiali, in particolare per difendersi, e morali, per lo stress emotivo al quale il ridetto è stato sottoposto per oltre 6 anni, sono causalmente riconducibili alla violazione dei doveri di diligenza e correttezza nell’espletamento dei compiti dell’ufficio, trattandosi di doveri posti da norme di legge o regolamentari che ne disciplinano l’attività da interpretarsi alla luce dei valori costituzionali a tutela dei principi di imparzialità e buona fede

Se merito giustizia il Giudice me la darà !