Veramente incredibile, non si rendono conto nemmeno di come stanno procedendo le cose all' interno della loro sede.
Io non so come riesco a rimanere calmo quando parlo con gente che non capisce neanche quando facendo esempi elementari non si rende conto di quale sia il problema dell'incongruenza degli studi di settore nel mio caso. Mi riferisco all'addetto dell'ufficio delle entrate, che entrando lui in merito alla percentuale di ricarico sul totale merce acquistata, non capiva che questa veniva intaccata dalla percentuale di ricarico imposta dal produttore sull'articolo di maggior valore del negozio, creando il discostamento accertato, ovvero la situazione esposta negli anni precedenti.
Io penso che neanche abbia compreso e valutato le memorie presentate, ne lui ne chi sopra di lui. Io l'ho ripetuto sempre, gli scontrini li ho sempre fatti e se uno o due fossero stati non battuti, non per quelli si genera il discostamento che dicono loro. Anche se non lo dicono, credono che io abbia fatto il "NERO" ma si sbagliano di grosso. Non lo dicono ma lo fanno capire. Questa per me è una grande umiliazione. Ora deve essere ben chiaro, che il "mio cavallo di battaglia" è l'errore del ricarico presunto che loro attribuiscono erroneamente al mio tipo di attività non essendo perfettamente identica nello specifico alla categoria merceologica di Giochi e Giocattoli e ovviamente a nessun'altra. Anche se avessi portato gli esempi dettaglati che feci per l'anno 2000 neanche li avrebbero considerati. Se serviranno ne farò altri per presentarli in commissione.
Ora mi faranno il calcolo della sanzione ma io farò ricorso perchè sono nel giusto avendo fatto sempre scontrini e fatture regolari. Questa volta insisterò sul fatto che i parametri degli studi di settore nel caso della mia attività non sono idonei. Si vedrà...!