Informazioni personali

è stato dal 1 Dicembre 1995 al 30 Giugno 2005 titolare del negozio "JACKPOT Videogiochi" in Via Nazario Sauro 11/b (piazza delle Erbe), 60035 JESI (An), per la vendita di Consolles, giochi e accessori per SONY Playstation, Nintendo Game Cube e GameBoy, SEGA Dreamcast, XBOX ecc... Per contatti usare l'email giudibari@gmail.com

Situazione:

NOTA: si precisa che il negozio avrebbe continuato la sua attività se non fossero state richieste esazioni dall' Agenzia delle Entrate di Jesi in merito al famoso adeguamento ai parametri calcolati dallo "Studio di Settore" che non si addicevano al mio tipo di attività. Dopo qualche incontro con l'incaricato dell'Agenzia Entrate di Jesi e pur avendo fornito documentazione a mio parere esauriente, rendendomi conto che il mio caso non sarebbe stato compreso dall'Agenzia delle Entrate, il 29 Gennaio 2005 decisi che avrei chiuso l'attività il 30 Giugno 2005 con mio grande dispiacere.
-

giovedì 26 novembre 2015

Ancora una possibilità

Il Giudice del Tribunale di Ancona ritiene che sia il momento di prendere una decisione per l'inizio dell' anno prossimo. Chiede di fornire ulteriori memorie prima di esprimersi. Dopo tutte quelle fornite cercherò di esaudire pienamente la sua richiesta.

martedì 17 novembre 2015

Sostenuta Udienza oggi

L'unica cosa che mi ha colpito in questa udienza è il continuo opporsi da parte dell' Agenzia Delle Entrate alla mia richiesta di risarcimento. Secondo loro è lecito perseguire una persona ingiustamente senza risarcirla neanche delle spese legali sostenute. In ogni udienza nelle varie Commissioni Tributarie si sono sempre arrampicati sugli specchi ed ora l'unica cosa che ripetono è "CI OPPONIAMO".
Ma se un' altra persona nell'indisponibilità di sostenere le spese legali avesse vissuto la mia stessa vicenda sarebbe stata costretta a pagare, se poteva, la sanzione richiesta pur essendo nel giusto.
Oggi il mio Avvocato ha ribadito che la cosa anormale nel mio caso è che per gli anni a me contestati 2000, 2001, 2002 secondo gli Studi di Settore non ci sia stato un controllo a campione su di me, ma vista la sequenzialità si tratta di accanimento ed io ho potuto dire che il Torto subito è ciò che deve essere risarcito oltre le spese sostenute.
Tutto ciò poteva essere evitato se l'Agenzia delle Entrate avesse attentamente analizzato le memorie presentate al contraddittorio per l'anno 2000.
Mi auguro che chi giudicherà lo faccia con cognizione di causa.

INFONDO NON HO CHIESTO IO DI ESSERE SOTTOPOSTO A CONTROLLO DALL' AGENZIA DELLE ENTRATE.

giovedì 21 maggio 2015

La pazienza porterà buone cose ! ...

Martedì 19 scorso ho avuto in tribunale la prima udienza formale, dove erano presenti diversi legali dell' Agenzia delle Entrate. Sono stati richiesti i termini ex art. 183 e il Giudice ha fissato l'udienza per il mese di Novembre. La mia pazienza è grande ma l'ingiustizia nei miei confronti lo è molto di più.

lunedì 16 febbraio 2015

Storie di ordinaria follia fiscale (da "La Gabbia" La7)

Ieri sera sul canale TV La7 nella trasmissione "La Gabbia" è stato trasmesso il servizio "Storie di ordinaria follia fiscale" dove mi sono riconosciuto come vittima di un sistema di estorsione ingiustificata e legalizzata. Vedi il servizio!

mercoledì 11 febbraio 2015

CITAZIONE in GIUDIZIO

Ho citato in giudizio L'Agenzia Delle Entrate. Ora un Giudice dirà la sua su questa situazione, che si sarebbe evitata se ci fosse stato il buon senso sin dall'inizio da parte dell' A.D.E. Sarà un Giudice a stabilire quanto dovrò essere risarcito soprattutto per i danni morali oltre che per le spese sostenute. Vi rendete conto che sono trascorsi 10 anni dall'inizio di questa squallida situazione !
E poi voglio una risposta precisa sul motivo di tanto accanimento e resistenza ingiustificata nei miei confronti.
Io ho cercato di essere risarcito in via bonaria direttamente dall' A.D.E. e ora se la vedranno con un Giudice con ulteriori spese  anche da parte loro.
Di seguito un piccolo estratto della citazione:
Pertanto, il comportamento tenuto dall’Ufficio Territoriale di Jesi, consistito negli accertamenti inviati per tre Anni d’Imposta consecutivi, può sicuramente definirsi ingiusto per violazione di legge, eccesso di potere e, come sopra detto, carenza di motivazione, in quanto totalmente infondato per difetto di prova della pretesa tributaria. Vieppiù, si porta all’attenzione dell’intestato Giudice che il doppio grado di giudizio, per tutti e tre gli avvisi di accertamento, espletato dalla P.A., qui citata, evidenzia l’innegabile ostinazione della stessa, la quale ha voluto sempre impugnare tutte le pronunce completamente favorevoli al qui attore. In effetti, come già detto, il Sig. DI BARI è uscito vittorioso dall’intera vicenda, avendo ottenuto - sempre - sentenze a sé favorevoli, che hanno evidenziato non solo che le verifiche e le considerazioni effettuate dall’Ente de quo sono state prive di fondamento e totalmente ingiustificate, ma hanno altresì rimarcato la “superficialità” dell’Ufficio Territoriale di Jesi che, in ogni modo ed in maniera completamente “cieca” ed ostinata, ha continuato, per anni, ad inviare accertamenti relativi agli Studi di Settore e verifiche, erroneamente ed ingiustamente, trattando l’odierno attore alla stregua di “un poco di buono“ (Sic!). Pertanto, l’Ente accertatore è palesemente responsabile per i danni subiti dal Sig. DI BARI GIUSEPPE, in quanto tutti i danni materiali, in particolare per difendersi, e morali, per lo stress emotivo al quale il ridetto è stato sottoposto per oltre 6 anni, sono causalmente riconducibili alla violazione dei doveri di diligenza e correttezza nell’espletamento dei compiti dell’ufficio, trattandosi di doveri posti da norme di legge o regolamentari che ne disciplinano l’attività da interpretarsi alla luce dei valori costituzionali a tutela dei principi di imparzialità e buona fede

Se merito giustizia il Giudice me la darà !